Medjugorje, 25 novembre 2014
"Cari figli,
oggi in modo particolare vi
invito alla preghiera.
Pregate, figlioli, per
comprendere chi siete e dove dovete andare.
Siate portatori della Buona
Novella e uomini di speranza.
Siate amore per tutti coloro
che sono senza amore.
Figlioli, sarete tutto e
realizzerete tutto soltanto se pregate e se siete aperti alla volontà di Dio,
Dio che desidera guidarvi verso la Vita Eterna.
Io sono con voi e di giorno
in giorno intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Commento di Padre Livio di Radio
Maria al messaggio del 25 novembre
Questo è un messaggio che la Madonna ha dato in apertura
del tempo di Avvento, che è un tempo
di preghiera, un tempo in cui la Chiesa ci presenta due grandi figure: quella
della Vergine Maria, che nel
silenzio e nella preghiera vive il momento centrale della storia della salvezza
e il dono al mondo del Redentore e la figura di Giovanni Battista che preannuncia e chiama alla conversione e
all'apertura dei cuori perché diventino la culla dove la Vergine Maria può
deporre il Bambino Gesù.
Ebbene, credo che la Madonna abbia dato l'indicazione
fondamentale per questo tempo di Avvento dicendo: “Oggi in modo particolare vi invito alla preghiera”. Il messaggio principale di Medjugorje è la conversione, ma, come ha detto la Madonna, la conversione
incomincia, si sostiene e prosegue con la preghiera. Perché? Perché la conversione è opera della Grazia e la
Grazia è feconda nei cuori attraverso la preghiera, cioè il rapporto con Dio.
La preghiera
è incontro personale con Dio, è esperienza di Dio nel proprio cuore, ed è anche
preghiera sacramentale, nel Sacramento della Confessione ci viene donata la
Grazia, se l'abbiamo persa, e ci viene accresciuta la Grazia nel Sacramento
dell'Eucarestia.
La Madonna in
questo messaggio ha uno sguardo sulla situazione in cui il mondo si trova oggi,
cioè un mondo, come Lei ha detto più volte, “allo sbando”. Gli uomini
camminano, ma senza sapere né da dove vengono, né dove vanno, né chi sono.
Ebbene, perché questo? Perché hanno
perso la Fede, e perdendo la Fede hanno perso Dio. E perché hanno perso
la fede e hanno perso Dio? Perché hanno
smesso di pregare.
Questo
riguarda anche noi, nei nostri cuori si è offuscata la Fede e anche
noi a volte ci domandiamo chi siamo, dove
andiamo? A queste domande risponde Dio stesso nella preghiera, Dio
ci mostra la nostra dignità di figli, ci indica la strada, la meta verso cui
tendere, perché Lui, come dice la Madonna stessa “desidera guidarvi verso la Vita Eterna”.
Questo è il primo passo dell'Avvento che ci riguarda, cioè
riscoprire Dio, ritrovare Dio, incontrare Dio. Per noi Dio è Gesù Cristo,
quindi incontrare Gesù nella preghiera, trovando
Gesù, troviamo la pace, troviamo la gioia e troviamo la forza, la grazia, il
coraggio, troviamo tutto.
Allora possiamo noi stessi essere i “portatori
della Buona Novella”.
Cos'è la “Buona
Novella”? È il Vangelo.
Cos'è il Vangelo? È la presenza
di Dio, di Gesù nella vita degli uomini e
quindi la presenza dell'amore, del perdono, della gioia, della pace, della vita
eterna, della salvezza.
Noi, attraverso l'esperienza della preghiera, nella quale
incontriamo Gesù, siamo capaci di diventare portatori del Vangelo della gioia, del Vangelo della salvezza e
della speranza, “uomini di
speranza”, di trovare le ragioni fondamentali della vita, chi siamo, dove andiamo, di trovare Gesù e la Sua parola, portare questa
parola a un mondo sbandato e disperato. Quale speranza? La speranza della vita eterna,
dell’abbraccio con Dio in una gioia senza fine e perciò la Madonna ci
invita ad “essere amore per tutti coloro che sono senza amore”.
Ho notato come la Madonna in un modo semplice, ma
profondissimo, sintetizzi le tre virtù
teologali che fioriscono in noi grazie alla preghiera.
Prima di tutto la Fede, attraverso la preghiera noi riceviamo la luce, la Fede è una grande luce, come dice
l'Enciclica scritta da Papa Francesco insieme a Papa Benedetto. Grazie alla
luce della Fede noi diventiamo capaci di indicare la strada e di portare la
Buona Novella del Vangelo.
Poi la
Speranza, “siate
uomini di speranza” e cioè indicate, grazie alla luce della
Fede, l'approdo della vita, il golfo di luce verso il quale è diretta la
navicella della nostra vita, che è la Vita Eterna.
Poi la Carità,
“siate amore per tutti coloro che
sono senza amore”.
Quindi attraverso la
preghiera ravviviamo le virtù della fede, della speranza e della carità a
favore degli altri, cioè diventiamo portatori
di fede, di speranza e di amore!
Ribadisce la Madonna: noi siamo i portatori della fede, siamo i testimoni dell'amore, siamo
uomini di speranza, solo se preghiamo
e poi la Madonna aggiunge: “se
siete aperti alla volontà di Dio”. Attenzione, la preghiera vera è
sempre apertura alla volontà di Dio,
la preghiera vera è la conoscenza di ciò che Dio ci chiede e vuole da noi e la decisione di farla. Lo vediamo
chiaramente nella preghiera del Getzemani, dove Gesù contempla la volontà del
Padre e decide di realizzarla.
Solo se nella preghiera ti apri alla volontà di Dio e decidi di compierla,
cambi la vita e con questa risposta
Dio ci conduce alla Vita Eterna.
In questo tempo di Avvento, privilegiamo i momenti di preghiera, di esame della nostra vita, chiediamoci se stiamo, pur nella fatica, avvicinandoci
a Dio o stiamo allontanandoci. Nella preghiera vediamo cosa c'è da
cambiare, nella preghiera prendiamo le decisioni che bisogna prendere. In
questo modo, noi diventiamo portatori della “Buona Novella”, “uomini
di speranza”, “amore per chi è senza amore”.
Poi la Madonna ci rassicura sulla sua vicinanza che è per
ognuno di noi un accompagnamento personale, ma anche un accompagnamento della
nostra
generazione in questo momento difficile della storia e
dice: “Io
sono con voi, di giorno in giorno”, senza mai stancarsi, “intercedo
per voi davanti a mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
È un messaggio che ci vuol portare al Natale, prendiamo le
nostre decisioni per radicarci sempre più nell'amore per Gesù.
La Madonna dice, come abbiamo sentito nel messaggio dato a
Mirjana del 2 novembre, “Mio Figlio mi ha promesso che il male non vincerà mai, perché
qui ci siete voi, anime dei giusti, voi che cercate di dire le vostre preghiere
col cuore, voi che offrite i vostri dolori e le sofferenze a Mio Figlio” rivolto ai malati, ma non solo a
loro “voi che comprendete che la vita è solo un battito di ciglia”
cioè il distacco dall'effimero, lo sguardo verso l'eternità “voi che
anelate al regno dei cieli” la speranza, “tutto ciò vi rende i miei
apostoli e conduce al trionfo del Mio cuore”.
Questo è il compito che la Madonna ci affida: salvare le anime della nostra generazione,
a ognuno di noi Dio ha assegnato un tot
di anime da salvare, è scritto nei
libri segreti di Dio, ovviamente come strumento di grazia. È chiarissima
l'intenzione della Madonna di salvare le
anime attraverso i Suoi apostoli,
questo lo possiamo fare cambiando noi stessi.
Cari amici siamo qui a cambiare noi stessi, a testimoniare,
a faticare, a essere fedeli, tenaci, costanti, mai domi, mai scoraggiati, mai
sconfitti, mai arresi, siamo qui a lavorare con Maria, con Gesù, al grande
progetto di amore, della creazione, della redenzione, della santificazione, la nostra corona di gloria saranno i
fratelli che abbiamo aiutato ad andare in Paradiso.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it